Segnalo con piacere che Flickr ha scelto un mio scatto tra le “15 migliori del 2019 italiane”, la mia è l’unica in bianco e nero, intitolata “The mafia match”. Qua trovate la galleria originale su Flickr: Top Photos From Italy in 2019.
My reportage about the Yazidi genocide on 121clicks.com
I’m happy to share the publication on 121clicks.com of my latest reportage in Iraq about the Yazidi Genocide. You can read and see the reportage at this link.
Il mio reportage da Iraq e Mosul del 2017 pubblicato su Discorsi Fotgrafici Magazine
Qualche giorno fa è stato pubblicato sul nuovo sito di Discorsi Fotografici Magazine il mio reportage da Mosul e l’Iraq del nord, vi lascio un’anteprima e il link per leggere l’articolo/vedere le foto selezionate.
Mosul e l’Iraq del Nord. Un reportage di Giulio Magnifico.
Inoltre vorrei caldamente suggerivi di seguire il podcast e il nuovo sito di Discorsi Fotografici perchè presto uscirà anche una mia lunga intervista (sul podcast) e soprattutto perchè sono uno dei migliori magazine online e il migliore podcast in italiano sulla fotografia!
Articolo del mio reportage a Mosul sul Messaggero Veneto
“Le foto di un giovane friulano raccontano l’inferno di Mosul”
Sul Messaggero Veneto di domenica 24 settembre è stato pubblicato (a pagina 38) un articolo sul mio viaggio in Iraq. L’articolo, scritto da Simone Firmani, è disponibile anche nella versione online, ed è l’estratto di una lunga video intervista. Vi lascio la foto della pagina del giornale, il link all’articolo online e i link alle pagine con tutte le foto e il reportage completo, sul mio portfolio.
Le foto di un giovane friulano raccontano l’inferno di Mosul - Messaggero Veneto
I link al reportage sul mio portfolio (la pagina del reportage sulle persone/rifugiati è incompleta, tornate a visitarla più avanti nel tempo e troverete sicuramente nuove fotografie):
Mosul, iraq 2017 - Giulio Magnifico
e il testo completo:
Giulio Magnifico nella vita fa l’impiegato: la sua passione l’ha portato in Iraq. Lì, nell’ex roccaforte dell’Isis, si continua a vivere tra gli spari dei cecchini di Simone Firmani
di Simone Firmani 24 settembre 2017
UDINE. Giulio Magnifico ha 29 anni, un lavoro come impiegato, ma una passione che supera ogni immaginazione. Nel tempo libero fa il fotografo freelance, un’attività che nei primi giorni di settembre, senza alcun tipo di rimborso, lo ha portato fino a Mosul, ex roccaforte dell’Isis e, da circa due mesi, città liberata dall’esercito iracheno. O quasi.
«La parte nuova della città è totalmente in mano alla coalizione iracheno-americana - spiega Magnifico -, ma è nella parte vecchia, al di là del fiume Tigri, che rimangono i maggiori problemi. Mancano acqua ed elettricità. Inoltre nei tunnel sotterranei e tra le macerie continuano a nascondersi alcuni cecchini dell’Isis. Gli spari non sono finiti».
Nato a Gemona ma residente a Udine, Magnifico è affascinato dalla cultura mediorientale, che lui stesso definisce come calda e aperta, totalmente diversa dalla nostra. Proprio per conoscere questo mondo più da vicino, più di una volta ha preso la sua macchina fotografica ed è partito per compiere alcuni reportage. A inizio mese è atterrato a Diyarbakir in Turchia.
Da qui, a bordo di un’automobile si è diretto verso il confine con l’Iraq. Dopo una serie di severi controlli, ha raggiunto Zakho, una delle prime città nord irachene, infine Dahuk, dove avrebbe incontrato una sua vecchia conoscenza: Hashim, un ragazzo di vent’anni che lo avrebbe guidato fino a Mosul, suo vero obiettivo. «L’avevo incontrato tre anni prima, in un campo profughi iracheno, in uno dei miei primi viaggi. Era l’unico che parlasse l’inglese, così siamo diventati amici. Con lui poche settimane fa sono arrivato a Mosul e ho potuto visitare gran parte della città».
Magnifico si è trovato di fronte a una situazione surreale. Dove prima c’era grande vita ora vige il silenzio completo, ogni tanto rotto dal rumore delle macerie mosse dal vento o da qualche sparo, eco di una guerra che dal 2014 ha fatto migliaia di vittime. Nella parte vecchia della città esiste solo una strada, il resto è il nulla assoluto, totalmente da ricostruire.
Con il suo amico iracheno, Magnifico si è addentrato tra le rovine di Mosul, ma non ha avuto vita facile. «Nessuno credeva che fossi lì per scattare foto per conto mio. Credevano fossi inviato da qualcuno. Più volte mi è stato ordinato di cancellare le foto, ma per fortuna sono sempre riuscito a recuperarle.
Un giorno, alcuni militari iracheni, dopo averci perquisito, ci hanno caricato su un taxi e diretto verso la “green zone”, luogo adatto a fotografi e giornalisti. Tuttavia, lì non c’era assolutamente nulla e il tassista, molto gentile, ci ha fatto fare un giro per la città. Ci siamo fermati nella parte vecchia. Questo mi ha permesso di conoscere meglio quei luoghi devastati».
L’enorme desiderio di fotografare ha poi portato il ragazzo friulano a visitare, nei giorni seguenti, città come Lalish e Sinjar, a nord di Mosul, e alcuni campi profughi. Qui è venuto a contatto con chi ha vissuto la guerra sulla propria pelle, potendo così compiere definitivamente l’obiettivo del proprio viaggio. «A me piace raccontare storie emozionanti e intense - dice Magnifico -. In questo caso, nel mio reportage ho voluto raccontare storie mediorientali, dove nonostante la situazione di guerra, gli sguardi delle persone mantengono scintille di vita che non sono paragonabili agli sguardi europei.
Gli sguardi dei bambini, ad esempio, sono pieni di speranza. Alcuni di noi in situazioni del genere probabilmente si lascerebbero andare, lì invece si continua a tenere duro».
Una buona parte del reportage di Magnifico, comprensivo di foto e video, è disponibile sul suo sito personale, www.giuliomagnifico.it. Nei giorni seguenti il fotografo svilupperà ulteriori scatti. Infine ci sarà l’ultimo passo da compiere: «Conto di organizzare una mostra a Udine molto presto».
My portfolio on DPreview.com
One of the world's most important photography website: dpreview.com asked me for an interview, now is available and you can read it here: Readers' Showcase: Giulio Magnifico
Selezionato come eccellenza della settimana nel Premio Treccani Web
L'enciclopedia Treccani ha selezionato il mio reportage Siria/Turchia 2015 come eccellenza della settimana nell'ambito del "Premio Treccani Web". Ulteriori dettagli alla pagina dedicata: www.premiotreccani.it/siria/turchia-2015.html
"Nei suoi reportage fotografici, caratterizzati dal bianco e nero, il fotografo Giulio Magnifico riesce ad immortalare la realtà quotidiana dei profughi in zone disagiate del mondo. La capacità di cogliere, attraverso scatti così drammatici, scintille di speranza è il tratto distintivo che lo connota come cronista privilegiato della Storia nel suo accadere."
A tutorial with my photos from DigitalReview.com
Someone has written a tutorial about "5 Tips For Shooting Portraits In A Bar" using my photos and my interviews. Well, despite I can't agree of all the article, I think is a good tutorial, take a read of it ;-) ...oh and there are also some quite nice photos there, ahah :-D
The article is here: 5 Tips For Shooting Portraits In A Bar
Sicilian reportage for Der Spiegel
On the August 2014 I was contacted by the german newspaper Der Spiegel, in order to make the photos for a reportage about the migrants who arrive in Sicily. Here is the link to the article with my photo: Lampedusa-Flüchtlinge in Italien Multimedia-Reportage aus Sizilien and all of the photos are available in the "Sicily's migrants" reportage.